domenica 9 settembre 2007

Erodoto


Queste persone, così utili agli altri, in realtà sono infelici perché sostanzialmente sole. Certo, nella loro continua ricerca di altra gente, scoprono spesso in questo o quel paese persone simili a loro, di cui sanno tutto e che conoscono a fondo. Poi, una mattina, si svegliano sentendo che niente più li lega a quella gente e che niente li trattiene dall'andarsene anche il giorno stesso. Di colpo sentono il richiamo di altri lidi e altre genti, e ciò che ancora ieri li appassionava oggi è diventato insipido e insignificante.
Non si legano profondamente a niente, non mettono mai radici. La loro empatia è sincera ma superficiale. A chiedere loro quale tra i paesi visitati preferiscano, non sanno cosa rispondere. Quale? Un po' tutti, visto che in ciascuno c'è qualcosa di interessante. in quale vorrebbero tornare? Nuovo imbarazzo: non se lo sono mai chiesto. Quello che sicuramente vogliono è ripartire, tornare in pista. in fondo desiderano solo viaggiare.

Non si sa esattamente che cosa spinga l'uomo a girare il mondo. la curiosità? il desiderio di avventura? Il continuo bisogno di essere stupito? Chi perde la capacità di stupirsi è un uomo interiormente morto. Chi considera tutto un déjà vu e non riesce a stupirsi di niente, ha perso la cosa più preziosa, l'amore per la vita

Ryszard Kapuscinsky - In viaggio con Erodoto

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